Psicoterapia di coppia e familiare

Non è raro che coppie in crisi, spesso sull'orlo della separazione si rivolgano ad uno psicoterapeuta per chiedere aiuto per salvare la propria unione.

Il tipo di approccio e le modalità con cui iniziare e proseguire un percorso terapeutico, il tipo di terapia stesso deve essere sottoposto e concordato con il terapeuta in funzione delle esigenze portate.

Poter "cucire su misura" il percorso terapeutico da adottare è di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi perchè le esigenze e le situazioni in cui le persone sono coinvolte sono estremamente variabili. In alcuni casi si tende a nascondere il reale stato delle cose.

Uno stato emotivo di sofferenza e disagio spesso non ci concede la possibilità di vedere la luce in fondo al tunnel.

Spesso rivolgersi ad uno psicologo viene visto negativamente. Si è timorosi, impauriti, dubbiosi e sfiduciati ad andare dallo "Strizza-cervelli". Sembra quasi un qualcosa di cui ci si debba vergognare.

Essere presi per mano e guidati verso la strada giusta qualche volta è necessario.

Essere felici si può. Dobbiamo semplicemente imparare come.


“Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior.”

 

Ti odio e ti amo. Forse ti chiedi come possa accadere. Non lo so, ma sento che avviene e ne soffro. (Caio Valerio Catullo)

 

 

Cos'è la psicoterapia di coppia

La psicoterapia di coppia è un intervento finalizzato a consentire ai due membri formanti la coppia di trovare modalità di vita più soddisfacenti,  facendo emergere nei primi incontri eventuali identità di vedute o contrasti in merito agli obiettivi da raggiungere. Successivamente si stabilisce di comune accordo un percorso terapeutico per finalizzare le attività.

Chi è coinvolto nella psicoterapia di coppia

La psicoterapia di coppia è condotta da uno psicologo psicoterapeuta o da un equipe di psicologi.

In funzione delle esigenze e delle situazioni di volta in volta presentate è possibile estendere l'invito a partecipare alle sedute anche ai membri delle rispettive famiglie d'origine (nonni, genitori, zii, cugini) oltre ovviamente ai singoli componenti il nucleo familiare stesso (genitori e figli).

Schemi e modelli familiari delle famiglie d'origine vengono fatti propri spesso senza consapevolezza.

Coninvolgere o meno mebri interni od esterni della famiglia può essere stabilito anche in funzione del tipo di percorso terapeutico adottato dallo psicoterapeuta che può nel corso delle sedute stabilire di cambiare strategia d'approccio ai problemi.

 

Frequenza delle sedute di psicoterapia di coppia

La frequenza delle sedute è stabilito di comune accordo con lo psicoterapeuta, solitamente è quindicinale ma in funzione della sofferenza manifestata dagli individui possono sopratutto nelle prime fasi intercorrere tempi più brevi.

 

Obiettivo della psicoterapia di coppia

Obiettivo della terapia di coppia è il cambiamento dello stile di vita, di comportamento e di relazione tra il singolo individuo ed il partner per consentire il raggiungimento degli obiettivi del singolo in armonia con il resto degli individui componenti il nucleo familiare.

 

 

 

Quando è indicata la psicoterapia di coppia

  • entrambi i coniugi/conviventi sono motivati a rendere la loro relazione più soddisfacente.
  • il conflitto tra i coniugi/conviventi e' distruttivo e logorante.
  • il rischio di coinvolgere i figli nel conflitto di coppia e' elevato.
  • manifesto disagio di uno o entrambi i coniugi/conviventi.
  • per sostenere il partner/convivente in un momento di grossa difficoltà (malattia, perdita del lavoro, stress acuto, disagio psicologico, ecc.).
  • nel caso in cui il conflitto cronico nella coppia crea un disagio psicologico nei figli.

_________________________________

 

 

La Psicoterapia sistemico-relazionale, o familiare,

è un modello di intervento terapeutico, sorto negli Stati Uniti  intorno agli anni 50,  si basa fondamentalmente sui due modelli teorici da cui prende il nome: quello relazionale e quello sistemico, dove oggetto principale di osservazione e di intervento non è più il singolo individuo ma la relazione tra gli individui in un determinato contesto.

Quindi, viene privilegiata come unità primaria di trattamento la famiglia, vista come sistema esperienziale all'interno del quale i sintomi, presentati da un soggetto considerato il “paziente designato”, assumono un significato preciso nel funzionamento relazionale del gruppo di persone che ne fanno parte, ed esprimono le difficoltà dell'intero gruppo familiare.

I conflitti che, in alcuni momenti del ciclo vitale della famiglia (nascite, separazioni, perdite, lutti,ecc.), possono sorgere e creare delle tensioni emotive, vengono di solito vissute in termini drammatici dal soggetto portatore del sintomo che, agendo come un regolatore omeostatico, distoglie i membri della famiglia dall’affrontare in modo manifesto le proprie difficoltà relazionali e, accentrando su di sé tutte le preoccupazioni, ripristina una sorta di stabilità familiare, esprimendo e contemporaneamente deviando le tensioni familiari. In questo modo il sintomo diventa funzionale al contesto familiare.

Il paziente, allora, non è colui che subisce ed esibisce un sintomo, ma, paradossalmente, è esso stesso un sintomo, che esprime,anche a nome degli altri membri della famiglia, un malessere che si ricollega a un’ organizzazione disfunzionale del sistema nella sua totalità.

La psicoterapia familiare è rivolta a tutti i membri della stessa famiglia ed ha come scopo quello di capire, con l’aiuto del terapeuta, come la storia delle relazioni possa aver portato ad una situazione di impasse, di sofferenza ed eventualmente alla presenza di un sintomo in uno dei suoi membri.

Il terapeuta non considera il singolo individuo come “malato” e gli altri “sani”, ma considera tutti i membri come appartenenti allo stesso sistema all’interno del quale si strutturano le diverse personalità. Allora, il sintomo, manifestato dal paziente designato, acquista un significato e una specifica funzione, all’interno delle relazioni familiari.

Con la terapia si favorisce la possibilità di trovare nuove e più funzionali modalità di ascolto reciproco e di espressione dei bisogni personali. L'intervento terapeutico ha come scopo , sia la soluzione del problema, o del conflitto, presentato dalla famiglia, che il benessere psicofisico di ciascun suo membro, favorendo un incremento della differenziazione del sé rispetto agli altri.

La terapia familiare, sistemico relazionale, è un trattamento consigliato per:

- Disturbi alimentari psicogeni (anoressia e bulimia);
- Disturbi d’ansia e del tono dell’umore;
- Fobie;
- Disturbi dell’infanzia (autismo, disturbi del comportamento, fobie,   enuresi ,   disturbi dell'apprendimento ecc.);
- Disturbi dell’adolescenza ( problemi di socializzazione,   tossicodipendenze,   psicosi,   disordini alimentari, ecc.);
- L’intero nucleo familiare, quando attraversa un periodo di crisi e   sofferenza   per alcuni motivi come ad esempio una separazione, un   lutto, difficoltà   economiche o   lavorative ecc;
- Consulenze familiari con minori in adozione o affidamento;
- Famiglie multiculturali;
- Consulenze a Coppie in attesa di adozione;

 

 

“Il limite dell´amore     è quello di avere sempre     bisogno di un complice”  (Pier Paolo Pasolini)
“Il limite dell´amore è quello di avere sempre bisogno di un complice” (Pier Paolo Pasolini)

Coppie eterosessuali ed omossessuali